Osteopatia Animale
L’Osteopatia Animale è una disciplina in grande sviluppo e, per questo motivo, abbiamo deciso di sintetizzarne alcuni aspetti distintivi. L’Accademia di Osteopatia ASOMI di Torino, ha infatti strutturato importanti collaborazioni a livello nazionale e internazionale che hanno consentito di sviluppare un percorso formativo di specializzazione nell’ambito dell’Osteopatia Animale.
Innanzitutto l’atteggiamento nei confronti dell’animale è un particolare davvero essenziale per l’approccio osteopatico, il modo di comunicare facendogli capire che è possibile instaurare una relazione basata sulla fiducia. Altro particolare interessante è la pazienza che si deve avere nell’approccio, gli animali hanno, infatti, i loro tempi per poter essere trattati a livello osteopatico, e noi dobbiamo quindi attenerci ad essi.
Osteopata e Animale
Osteopatia e Cavalli
Strumenti di lavoro dell’osteopata
Osteopatia Animale: I principi
I principi dell’osteopatia animale sono gli stessi dell’osteopatia umana, cambia ovviamente l’anatomia corporea del soggetto curato. L’osteopatia animale trova grande applicazione sui cavalli soggetti che hanno una maggiore abitudine al contatto corporeo dell’uomo e su cani e gatti che spesso possono beneficiare di un approccio in stretta collaborazione con il proprietario o con il veterinario di fiducia. Negli ultimi anni, l’osteopatia animale, come molte altre discipline sta iniziando ad avere un proprio terreno di elezione, aumentando il numero degli utilizzatori e conquistando piccoli grandi risultati in termini sia in termini di prevenzione, quanto della promozione di salute e benessere dell’animale.
I cani sono più attenti al linguaggio umano e allo stato emotivo del padrone. I cani riescono a cogliere anche il minimo cambiamento nel linguaggio del corpo, hanno imparato a comunicare con noi con il loro linguaggio del corpo, ad esempio, le orecchie dritte indicano interesse, se sono indietro, indicano ansia o paura, la coda che scodinzola è un indicatore di interesse a giocare o di eccitazione, se invece è bassa o nascosta indica timore o paura, oppure gli occhi, rilassati o tirati indietro indicano interesse o aggressività; abbiamo capito che gli animali hanno una vasta gamma di espressioni che usano per comunicare con noi e chi si occupa di osteopatia animale deve saperle conoscere.
Inoltre ci sono molti aspetti che concorrono al benessere dell’animale e che dobbiamo quindi considerare con grande attenzione: l’ambiente in cui vive, se è privo di contaminazioni come il fumo passivo, se si trova in isolamento come in un recinto o in gabbia, se convive o interagisce con altri animali, se vive in cortile, in giardino o in casa, se fa attività con un addestratore o rimane in casa, insomma, ognuno di questi fattori incide sulla psiche e sul fisico dell’animale.
L’osteopata Dustie Houchin, durante la sue docenze presso la scuola di osteopatia Asomi, ha portato molti elementi utili per definire un corretto approccio con l’animale, è infatti importante sottolineare che per lavorare con gli animali bisogna capire che l’osteopatia animale, pur rimanendo fedele alla filosofia osteopatica, richiede alcune chiavi di interpretazione e prospettive di sviluppo del trattamento che differiscono dal contesto umano e devono quindi essere conosciute e analizzate sono ogni prospettiva. Conoscere il sistema neuro-muscolo-scheletrico dell’animale non è sufficiente, è necessari avere le competenze necessarie sugli specifici pattern di movimento di ogni animale e anche gli elementi che differenziano nella stessa specie, ma in razze diverse che possono mostrare aspetti e criticità molto diversi da quanto potrebbe essere ipotizzato.
Questo significa che lavorando con un animale bisogna considerare diversi fattori, il proprietario o l’addestratore, altri animali con cui convive, cambiamenti di umore improvvisi, il ruolo che svolgono.
Il trattamento vero e proprio si svolge con alcune caratteristiche nell’impostazione, similmente a quanto nell’umano, con ovviamente alcune sostanziali differenze tecniche; cominceremo con l’analizzare il caso facendo un’osservazione e analisi del movimento, una palpazione anatomico funzionale e in movimento passivo, faremo dei test specifici per arrivare ad una ipotesi osteopatica e procedere con un trattamento delle aree di interesse. Importante è la comunicazione con il proprietario, per evitare eventuali controindicazioni o per inviare al veterinario.